Cercavamo i proiettili nei dizionari/e la polizia ci canta la ninnananna alla scuola Diaz/Sacco e Vanzetti si rigirano sulle sedie elettriche/Nei tuoi occhi annegheremo, e la Digos ci farà un servizio fotografico/Ti lascerai dietro catastrofi. Ma ci sarà sopra il copyright

(Vasco Brondi - "Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero")

Do It Yourself

Do it yourself - banner scritta

Inchiostro Politico è uno spazio DIY, indipendente, senza una patria da difendere, un dio da temere né un partito da sostenere. Tutto quello che trovi qui è frutto di un lento lavoro di approfondimento informativo, sperimentazione comunicativa e artigianato digitale.
Tranne le immagini, che sono per lo più riprese dalla rete e solo in alcuni casi - in parte o in toto - frutto delle mie esclusive e mediocri capacità di usare programmi di grafica. Come nel banner o nell'immagine qui sopra.

Let's Punk it!

Il DIY, o Do It Yourself, nella dicitura estesa del nome inglese, è una controcultura nata all'interno del movimento punk - e in generale dell'anticonsumismo - come opposizione anticapitalista alla grande industria musicale (l'album Spiral Scratch pubblicato nel 1977 dalla band punkrock inglese Buzzcocks ne è considerato il punto di nascita) da cui si sviluppa l'universo delle etichette indipendenti. Una lotta che, oggi, sarebbe necessaria anche nel mondo dell'informazione (per approfondire leggi l'articolo "Ladri di domande (e democrazia)").

"Luce per ogni intelligenza"

In entrambe le filosofie, il DIY definisce la possibilità che ogni persona, posta nelle migliori condizioni di apprendimento, possa svolgere da sé quante più attività possibile. È un modo per portare «luce per ogni intelligenza», per dirla con Bartolomeo Vanzetti[1]. È quanto dichiara Aaron Swartz nel Guerrilla Open Access Manifesto del 2008, in cui definisce «un prezzo alto da pagare»

[...]Scansionare intere biblioteche, ma consentire solo alla gente che lavora per Google di leggerne i libri[...]Fornire articoli scientifici alle università d'élite del Primo Mondo ma non hai bambini del Sud del Mondo[...]tutto ciò è oltraggioso ed inaccettabile

Sotto questo punto di vista, adottare la filosofia DIY - in qualunque campo possa essere applicabile - è una posizione fortemente politica basata sull'apprendimento per esperienza, un modo di approcciarsi alle cose sempre più necessario contro il "pappaprontismo" dei social network e di una rete internet sempre più infantilizzata. È la logica del trial and error - "o vinco o imparo", nella traduzione italiana - che muove un'altra etica oggi considerata "estremista" e pericolosa: la cultura hacking.

Note:

  1. "Io voglio: un tetto per ogni famiglia, del pane per ogni bocca, educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza". La frase è di Bartolomeo Vanzetti (1888-1927), pescivendolo anarchico italiano che, insieme a Nicola Sacco (1891-1927), operaio anche lui anarchico, viene ingiustamente accusato, condannato e messo a morte per un duplice omicidio eseguito in realtà da Celestino Madeiros, poi reo confesso. Uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927, il loro nome verrà riabilitato solo 50 anni dopo, dall’allora governatore del Massachusetts. Una campagna internazionale aveva già ristabilito la verità con Sacco e Vanzetti ancora in carcere