Cercavamo i proiettili nei dizionari/e la polizia ci canta la ninnananna alla scuola Diaz/Sacco e Vanzetti si rigirano sulle sedie elettriche/Nei tuoi occhi annegheremo, e la Digos ci farà un servizio fotografico/Ti lascerai dietro catastrofi. Ma ci sarà sopra il copyright

(Vasco Brondi - "Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero")

Achtung Disertoren!

Achtung Disertoren - Non fate la guerren fate la kakken. Sturmtruppen

24 febbraio 2022: con l'ingresso dell'armata russa in territorio quasi-nemico scoppia la guerra in Ucraina. Meglio: in quel momento la politica e l'informazione atlantici si accorgono di un conflitto iniziato nel 2014 e dichiarato, con la rottura del patto informale Bush-Gorbačëv, nel 1997. È panico tra le cancellerie europee che, fedeli alla linea della Casa Bianca, ciarlano del certo arrivo delle truppe putiniane dinanzi al Municipio di Lisbona. 2 anni dopo le cronache raccontano che l'esercito russo non si è avvicinato nemmeno a Kiev.

Perché la guerra in Ucraina scoppiata nel 2022 è soprattutto un bluff, una scusa politica e commerciale che guarda da un lato alle risorse naturali del territorio ucraino – ad iniziare dalle terre rare – e, soprattutto, alla sempre più stretta sottomissione di governi e partiti al Potere del complesso militar-industriale, minaccia sempre più inarrestabile per le popolazioni, il pianeta e la Democrazia.

Ai margini di questa alleanza, sulle macerie e il sangue che Israele sta seminando nei Territori Palestinesi Occupati in quello che appare l’ultimo atto di un «apartheid» iniziato nel 1948, si sta creando una "contro-alleanza popolare", che alle migliaia di disertori ed obiettori di coscienza ucraini e russi connette milioni di persone comuni che, sotto le bandiere del pacifismo e dell’antimilitarismo, dell’anticapitalismo, del femminismo e dell’ambientalismo provano a ribadire ciò che Franco "Bonvi" Bonvicini, attraverso il suo Sturmtruppen, già diceva tra gli anni '70 e '90 del '900: che il soldato più intelligente è quello che diserta. In alcuni casi, anche bruciando la divisa.

“Achtung Disertoren!” è il racconto della Guerra, ucraina e non solo, dal punto di vista di chi alla chiamata della patria risponde “Nossignore!”. O con una sonora pernacchia.

Prologo: MadreGuerra - il discorso che mai leggerete. Perché mai verrà pronunciato

  1. "Cadono sull'erba mille bravi contadini" [Achtung Disertoren! #1]
  2. Shock'n'Neutralità - quanti volti ha la guerra in Ucraina? [Achtung Disertoren! #5]
  3. Ucraina, dove "tutti suonano come vuole la Libertà" [Achtung Disertoren! #6]
  4. Brogliaccio paraetnografico sull'antimilitarismo ucraino [Achtung Disertoren! #7]
  5. Al confine non passa nemmeno la Pace [Achtung Disertoren! #8]
  6. Vi serve ancora la guerra in Ucraina? [Achtung Disertoren! #9]
  7. Se la patria chiama, lasciatela chiamare [Achtung Disertoren! #10]
  8. Se la guerra è umanitaria, perché si censura? [Achtung Disertoren! #11]
  9. La Guerra è un Potere infestante. Digli di smettere [Achtung Disertoren! #12]
  10. La Pace "indigena" funziona meglio della Guerra umanitaria [Achtung Disertoren! #14]

Serie "All'arme!"

  1. "Voi portate le armi, noi ci mettiamo la guerra [Achtung Disertoren! #2]
  2. Europa in ristrutturazione militarista [Achtung Disertoren! #3]
  3. Ucraina-Palestina, o del suicidio del "fondamentalismo democratico" [Achtung Disertoren #4]

Progetto "Madres"